Pubblicato: giovedì 26 giugno 2025
- di
Emiliano Grilli
categoria: Notazione musicale.
tags: | linux | produttività | emacs | notazione | notazione musicale | pdf |
Il contesto
Da musicista amatoriale, ho iniziato nel 2010 a raccogliere in un
quadernetto le canzoni che mi piacevano, nel più semplice formato di
testo + accordi, scritte a mano con penna o matita. Ogni volta che mi
interessavo ad una canzone e provavo a suonarla, me la appuntavo nel
quadernetto per non dimenticarmela. Al momento contiene una trentina
di canzoni.
Pian piano mi sono creato un piccolo repertorio di
canzoni e questo quadernetto è diventato un piccolo tesoro che mi
dispiacerebbe molto se andasse smarrito.
Però mi piacerebbe anche portarmelo in giro, tipicamente nella
custodia della chitarra, per poterlo sfruttare durante le serate in
compagnia. Allora mi sono deciso di farne una copia "da diporto",
mantenendo l'originale manoscritto sempre in casa.
Le specifiche
Ho quindi acquistato un portalistini formato A5 (ma devo ancora capire
se l'età avanzata mi permetterà di leggere una canzone in un formato
così piccolo) che andrà a contenere le canzoni, stampate
diligentemente e salvate in digitale e quindi potenzialmente
replicabili in caso di smarrimento.
A questo punto mancava soltanto il software con cui produrre le
versioni digitali di questi "lead sheets" semplificati. I requisiti
eran molto semplici: il testo della canzone e sopra, allineati circa
nel punto del testo in cui cambiano, gli accordi da suonare con la
chitarra, nel classico formato da "canzoniere", senza nemmeno la
partitura con la linea melodica principale (che è il formato "lead
sheet" degli standard che
si trova per esempio nei real book).
Non mi sembrava quindi appropriato scomodare software di impaginazione
musicale completi come musescore o
lilypond, ma anche farlo in libreoffice mi
sembrava alquanto noioso, e come ho scritto in ode al testo
puro, la mia preferenza, se posso
scegliere, cade sempre su un formato puramente testuale.
Ho provato l'ottimo abc, ma anche
questo software è pensato più che altro per produrre dei pentagrammi e
non si è rivelato adeguato per questo use case.
La soluzione: chordii
Alla fine mi sono assestato su un formato chiamato
chordpro ("A simple text format for the
notation of lyrics with chords") che è esattamente quello che mi
serve, semplice, testuale, senza fronzoli. E' un formato che esiste da
molto tempo (1992) e sul sito si può leggere la sua storia e la sua
evoluzione.
In debian non c'è il programma originale, ma c'è chordii che usa
quel formato (supporta in realtà solo le feature principali ma a me
bastano). Vediamo cosa ci dice apt
, il gestore dei pacchetti di
debian con il sottocomando show
, a proposito di chordii
apt show chordii
Package: chordii
Version: 4.5.3+repack-0.2
Priority: optional
Section: text
Maintainer: Malcolm Locke <malc@wholemeal.co.nz>
Installed-Size: 141 kB
Depends: libc6 (>= 2.14)
Homepage: http://chordii.sourceforge.net/
Tag: field::arts, implemented-in::c, interface::commandline, role::program,
scope::utility, use::converting, use::typesetting,
works-with::music-notation
Download-Size: 41,9 kB
APT-Manual-Installed: yes
APT-Sources: http://deb.debian.org/debian bookworm/main amd64 Packages
Description: convertitore da file di testo (in formato chordpro) in spartiti musicali
chordii fornisce ai chitarristi e agli altri musicisti uno strumento per
produrre, a partire da file di testo, spartiti musicali dal bell'aspetto e
auto-descrittivi.
.
chordii legge i file di testo in formato chordpro contenenti le parole
delle canzoni, gli accordi da suonare, la loro descrizione e alcuni altri
dati opzionali. Produce un documento PostScript adatto per la
visualizzazione e la stampa.
Ottimo, molto leggero (41kB da scaricare, 141kB una volta installato).
Installiamolo subito con:
Di default produrrebbe anche i diagrammi degli accordi, e se ne
possono definire di personalizzati, ma a me non serviva questa
feature, che si può bypassare con il flag -G
(--no-chord-grids
)
Esempio pratico
L'utilizzo è molto semplice, si scrive il file di testo con poche
direttive come titolo, sottotitolo, commenti, inizio chorus etc.. e si
mettono gli accordi tra parentesi quadre inframmezzate al testo della
canzone. Una cosa del genere:
# -*- compile-command: "chordii -G -a SongBook.cho > SongBook.ps" -*-
{title: Easy Living}
{subtitle: (Leo Robin/Ralph Rainger)}
{comment: Key: Ab}
[Abmaj]Living for [Adim]you [Bbm] is easy [Bdim]living
[Cm7]It's [Ebm7][Ab7]easy to live [Dbmaj]when you're in [Dbm6]love
[Cm7] And I'm so in [F7]love
There's [Bbm7]nothing in [Eb7]life but you
{comment: (turnaround)}
[Abmaj][Adim][Bbm][Bbdim]
[Abmaj]I'll never[Adim] regret [Bbm]the things[Bdim] I'm giving
[Cm7]They're [Ebm][Ab7]easy to [Dbmaj]give when you're in[Dbm6] love
[Cm7]I'm happy to [F7]do [Bbm7]whatever I [Eb7]do for you
{comment: (modulation)}
[Abmaj][Dbmaj][Abmaj][F#m7][B7]
{soc label:chorus}
[E]For you Maybe[B7] I'm a fool, but it's [E]fun
[B7]People say you rule me with[E] one wave of your [C#m]hand
Darling, it's [Eb7]grand
They just don't [Eb7+] understand
{eoc}
Living for you is easy living
It's easy to live when you're in love
And I'm so in love
There's nothing in life but you
{soc}
For you Maybe I'm a fool, but it's fun
People say you rule me with one wave of your hand
Baby, it's grand
They just don't understand
{eoc}
Living for you is easy living
It's easy to live when you're in love
And I'm so in love
There's nothing in life but you
{comment: 15/01/2010}
Questa è la meravigliosa Easy Living (che ho conosciuto cantata
dalla divina Billie
Holiday)
La prima riga, un commento, istruisce emacs
a usare quel comando per
"compilare" il file (che nel mio caso si chiama SongBook.cho
),
redirigendo l'output postscript su un file chiamato SongBook.ps
, ma
si può anche eseguire da linea di comando normalmente:
chordii -G -a SongBook.cho > SongBook.ps
Per il resto ci sono gli attributi che definiscono il titolo, il
sottotitolo, alcuni commenti e soc
e eoc
che sono versioni brevi
per start_of_chorus
e end_of_chorus
, ovvero indicano il
ritornello, che nel file finale viene evidenziato da una riga laterale.
Gli accordi vengono scritti tra parentesi quadre e nel file finale
vengono messi su una riga separata in corrispondenza delle parole.
Una volta prodotto il postscript lo posso convertire in formato pdf con il
comando ps2pdf
(postscript to pdf), contenuto nel pacchetto ghostscript
:
E otterrò così il mio
SongBook.pdf nel quale
per ora ho trascritto 3 canzoni e che ho omesso dall'esempio: oltre a
Easy Living c'è l'immortale Till Then dei Mills
Brothers e In the still of the
night con dei cori fantastici e Charlie Parker
che ci slega sopra come un pazzo.
Ho messo in fondo a ogni canzone la data in cui ho l'ho aggiunta al quadernetto.
Spero che questa recensioncina di chordii possa essere utile a
qualcuno che vuole crearsi un songbook, di cover o di canzoni proprie,
e che possa dimostrare come il software libero offre soluzioni
semplici e a portata di mano, basta chiedere a apt
!